Qual’è la tua web reputation?

Parlando di reputazione online, è quasi scontato associare il concetto ai grandi nomi: i brand o gli influencer verificano con massima attenzione qualsiasi contenuto, condiviso direttamente oppure collegato alla propria presenza virtuale, per evitare che qualche cosiddetto epic fail possa danneggiare quell’immagine di leader faticosamente costruita sul mercato.

Il potere della web reputation però è un concetto applicabile a qualsiasi persona presente sul web. Recruiter, responsabili di settore o semplici curiosi hanno ormai inserito tra le proprie abitudini il controllo sistematico online dei propri interlocutori, con l’obiettivo di verificare se le informazioni condivise siano effettivamente reali.

Evitare di polemizzare su tematiche legate al proprio posto di lavoro o autocensurare commenti not politically correct rispetto a notizie di cronaca o opinioni sensibili diventa quindi un obiettivo fondamentale per evitare che, ad esempio, la foto ad alto contenuto alcolico del goliardico weekend appena trascorso arrivi ad un head hunter prima del proprio Curriculum Vitae.

Ma quali sono gli strumenti più utilizzati per cercare informazioni sul web?

MOTORI DI RICERCA

Googlare è un termine ormai inserito tra i neologismi della Treccani, che testualmente spiega “cercare con Google, fare una ricerca attraverso la rete telematica, servendosi del motore di ricerca Google”. Non stupisce quindi che i primi click passino proprio dalla lente d’ingrandimento del campo cerca. Perciò, attenzione: tutto quello che potenzialmente può essere trovato diventa bagaglio di presentazione.

COMMUNITY

Capire le opinioni di chi abbiamo di fronte è tanto affascinante quanto, a volte, deludente. Soprattutto in ambito lavorativo, le sfumature di un carattere o le modalità di reazione in situazioni di contrasto possono rivelarsi fondamentali per, ad esempio, la costruzione o la guida di un team. Vedere come una persona reagisce a fronte di provocazioni o situazioni di disaccordo, come ad esempio succede nelle community online, spesso si rivela l’ago della bilancia di decisioni radicali.

BLOG

Se il comportamento in una community rivela molto di una persona, le pagine di un blog personale praticamente ne scrivono la carta d’identità. Post incentrati su argomenti scomodi, se non trattati con competenza e intelligenza, rischiano di ritorcersi contro chi, pur di ottenere un vasto consenso, non cura a sufficienza l’esposizione della propria tesi.

SOCIAL NETWORK

Chi pensa che solo Linkedin venga utilizzato per ottenere informazioni su persone sconosciute o quasi, ha fatto male i propri conti. Facebook è il primo social che viene analizzato, riservando spesso sorprese poco gradite se persone ritenute precise e affidabili con pochi click si rivelano l’esatto contrario.

La soluzione è quindi quella di azzerare la propria presenza online? Per niente, anzi, molte volte è sempre il web a fornire i migliori spunti per le più diverse opportunità. Come nella vita reale però, esiste solo una possibilità per fare una prima buona impressione, e anche restaurare la propria web reputation dopo uno scivolone si rivela sempre un’impresa ardua e faticosa.