Mantova incoronata regina d’Italia

Puntuale come un orologio svizzero, anche quest’anno ItaliaOggi pubblica la classifica sulle provincie migliori e peggiori d’Italia. Al primo posto si è classificata Mantova, spodestando Trento, detentrice del trono dal 2011.

Come è riuscita Mantova nell’impresa? Sicuramente un grande contributo l’ha dato la nomina a capitale italiana della cultura per il 2016; avendo gli occhi di tutti puntati addosso, la città ha cercato di migliorarsi il più possibile, dando importanza soprattutto alla green policy e ai servizi rivolti al cittadino. Inoltre le provincie della Lombardia hanno tutte dei servizi scolastici di altissima qualità.

Ogni anno ItaliaOggi, in collaborazione con l’università La Sapienza di Roma, analizza le 110 provincie italiane alla luce di diversi parametri, fra cui troviamo: occupazione, tasso di criminalità, attenzione all’ambiente, servizi scolastici, tenore di vita. E ovviamente Mantova è stata la prima della classe in tutto. Da diciotto anni vengono presentate queste ricerche con un duplice obiettivo: stimolare il dibattito su come migliorare la qualità della vita e rendere pubblica la diversità fra le varie amministrazioni locali.

Infatti emerge un profondo divario fra nord e sud Italia; all’ultimo posto troviamo Crotone, ma in generale le città del nord si collocano nelle prime posizioni, quelle del sud fra le ultime. Non va meglio alle grandi città: Milano è cinquantaseiesima, Torino settantesima e Roma ottantottesima. Diciamo che ItaliaOggi è molto sincera nel fotografe la situazione nazionale, e di conseguenza quella dei cittadini.

E Varese? La nostra provincia quest’anno è al trentunesimo posto. Direte «non male», e invece non c’è da rallegrarsi troppo perché negli ultimi anni c’è stato un rapido peggioramento: nel 2014 eravamo più in alto in classifica, al ventriquattresimo posto.

A questo punto non ci resta che trasferirci tutti a Mantova, o almeno cogliere l’occasione per passarci un weekend!

Fermi tutti, è arrivato il Mannequin Challenge!

Dagli Stati Uniti importiamo un po’ di tutto: moda, musica, e anche qualche mania. All’ultima categoria appartiene il Mannequin Challenge. Se non sapete di cosa stiamo parlando evidentemente non siete attenti a quello che accade intorno a voi nel cyber mondo, ma non vi preoccupate ci siamo noi che colmiamo ogni vostra lacuna.

Con Mannequin Challenge si intende un gruppo di persone che si fa riprende immobile, appunto come un manichino, con in sottofondo “Black Beatles” di Rae Sremmurd.

Un fenomeno partito dal popolo. Negli ultimi giorni però ha iniziato a coinvolgere anche chi sta un gradino più in alto: i vip. De Niro, Michael Jordan, Tom Hanks e Springsteen si sono cimentati nel tormentone del momento. Come location hanno scelto la Casa Bianca, durante la consegna delle 21 medaglie della libertà, onorificenza assegnata dallo stesso Presidente degli Stati Uniti a coloro che hanno dato un grande contributo alla nazione. Il video è stato twittato da Ellen Degeneres, che si sa è sempre un passo avanti.

E noi in Italia potevamo mancare la chiamata del Mannequin Challenge? Assolutamente no. Per fortuna a portare in alto l’onore della patria ci pensa Gianni Morandi, ormai social addected. Il 18 novembre ha pubblicato sulla sua pagina Facebook un video in cui viene ripreso immobile al centro di una strada, creando anche qualche problema al traffico urbano. Subito pioggia di like e commenti, qualcuno raccomanda a Gianni di stare attento e di non farsi investire, altri lo prendono in giro scrivendo che in quella posa sembra stia espletando qualche bisogno fisiologico. Morandi risponde a tutti, ridendo insieme a sui followers.

Dal palco di Bologna anche Justin Bieber ci ha provato, tentando di far ghiacciare 15mila persone, durante la tappa italiana del suo “Purpose World Tour”, ma con dubbi risultati.

Bene ora che sapete cos’è il Mannequin Challenge, prendete un telefono, mettete insieme un gruppo di amici e cimentatevi anche voi, cercando di battere i risultati di Justin Bieber.

Quando la Panda si compra con un clic

Il principale vantaggio dell’acquisto di un’auto tramite Amazon? Oltre all’indubbia comodità, uno sconto sul prezzo di listino dal 20 fino al 33%, superiore a qualsiasi altro si possa ottenere in concessionaria. 

Non sono sogni di speranzosi acquirenti, ma il sunto dell’accordo siglato da FCA e Amazon, che consentirà di acquistare tre modelli di auto Fiat proprio dal popolarissimo e variegato portale di e-commerce internazionale: i modelli 500, 500L e Panda, tutti rigorosamente nel più ricco allestimento “Lounge”, potranno essere comprati con un clic.

L’auto si potrà fermare su Amazon.it con l’acquisto di un “kit di benvenuto” di 180 euro, che assicurerà l’accesso ai vantaggi della promozione. Successivamente il servizio clienti di Amazon contatterà il cliente per individuare il concessionario presso cui finalizzare l’acquisto dell’autovettura prescelta e concordare i termini della consegna, in circa 15 giorni dal momento dell’acquisto.

Ora fra il cliente e l’acquisto di una Fiat ci passa un clic ha commentato Gianluca Italia, responsabile FCA per il mercato italiano. FCA non ha specificato quanto durerà l’offerta: non per sempre, questo è certo. Intanto però, questo accordo garantirà sicuramente ritorni positivi su tutto quello che è il mondo degli e-commerce, guardati inizialmente con diffidenza ed ora sempre più usati e apprezzati.

E, per finire, va sottolineato che sarà possibile recuperare l’investimento iniziale qualora si decidesse di non portare a termine l’acquisto. Nessun rischio sull’acquisto, in perfetto stile Amazon!

Perchè alcuni post su Facebook sono più grandi?

Lo sappiamo, ve lo siete chiesti anche voi negli ultimi tempi. Quei post scritti in dimensione doppia rispetto ai normali caratteri, che su Facebook ultimamente spiccano tra tutti gli aggiornamenti della timeline, non possono essere passati inosservati. Un effetto “urlo” che non a tutti è piaciuto, ma che tanti vorrebbero testare sul proprio diario.

Curiosi di sapere come comunicare in grande stile?

Guardando gli aggiornamenti di amici e conoscenti, l’applicazione di questo criterio sembrerebbe casuale. In realtà ci sono poche, semplicissime regole per farsi notare: solo gli status composti da meno di 35 caratteri vengono mostrati con questo nuovo Big Font. Attenzione, perchè la regola decade in caso di allegati di qualsiasi tipo (foto, link…).

Un’aiuto per chi non ama perdersi in troppi giri di parole, e che spesso vede sparire le proprie considerazione tra un mare di foto e video che attirano decisamente di più l’attenzione.

Non è ancora chiaro se questa novità sarà integrata in maniera definitiva su Facebook, o se dopo un periodo di prova sparirà dal social network. Quello che possiamo dire con certezza è che per provare il BigFont e distinguersi dagli altri, oltre ad essere creativi occorre essere brevi e incisivi!

Salvatore Aranzulla: senza parole per Netflix

Vivremo per sempre?
Chiunque potrà essere famoso?
Saremo spiati in ogni momento?

Sono le domande del trailer che annuncia la nuova stagione di Black Mirror, diffuso da meno di 24 ore dall’account Facebook della rete Netflix e subito diventato virale tra migliaia di appassionati e non. Perchè a quelle domande, sempre secondo il video, solo una persona ha la risposta.

E chi poteva essere il testimonial d’eccezione, ripreso tra computer e monitor illuminati, se non proprio Salvatore Aranzulla. Il popolarissimo divulgatore informatico, tuttologo diventato famoso nel nostro Paese per aver creato un sito web in cui raccoglie guide e rispose alle più disparate domande di informatica (sfidiamo chiunque a non aver mai consultato una sua pagina), ha scatenato immediatamente l’effetto sperato: ondate di “Like”, condivisioni, commenti entusiasti a catena.

Poco importa se, alla fine, Salvatore Aranzulla si limiti a far percepire al pubblico che questa volta nemmeno lui conosce tutte le risposte: il web ha già incoronato questo spot come un bellissimo caso di successo, figlio della strategia di comunicazione diretta e incuriosente che contraddistingue Netflix, e che per ora si sta rivelando nettamente vincente.

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