I libri si scrivono in emoji

3.300 pagine di emoji, o quasi: la Bibbia si racconta con le faccine, in un libro chiamato Le Scritture per i Millenials, ovvero dedicato ai ragazzi nati dagli anni Ottanta in poi.

Un progetto decisamente insolito spiegato in questi giorni dall’autorevole Guardian, con un suo account Twitter dal seguito in crescita, ma non il primo: è in progress infatti anche la traduzione della favola di Pinocchio di Collodi, da parte di tre ricercatori italiani e con l’aiuto degli utenti del social cinguettante.

Prima di cimentarsi con i classici si era provato a tradurre il discorso di Barack Obama sullo Stato dell’Unione, mentre l’artista cinese Xu Bing è riuscito a “scrivere” un romanzo direttamente in emoji dall’esplicativo titolo Una storia senza parole.

C’è chi sostiene che le emoji siano uno strumento di comunicazione universale e chi si augura che queste opere tra cent’anni vengano più che mai capite e apprezzate: quello che è certo è che comunicare con le faccine sia, più che una moda, un reale cambiamento del nostro modo di esprimerci. Se in meglio o in peggio, questo è ancora tutto da verificare…

Droni, che passione!

Relativamente da poco sul mercato ma già amatissimi dagli appassionati di volo e tecnologia, i droni sono ormai tra argomenti di conversazione preferiti della pausa caffè. Giusto per dare qualche dato, solo nel 2015 sono stati venduti ben 100 mila droni in Italia, acquistati per gli scopi più diversi: ludici, cine-fotografici, imprenditoriali, postali, agricoli…

Così, insieme alle passioni e agli hobby, cambiano anche le preoccupazioni. Ad esempio, proprio pensando alle minacce del terrorismo e alla privacy dei cittadini in Parlamento è stata depositata una proposta di legge che istituisca una banca dati verificata sui droni in circolazione. Una sorta di registro pubblico e condiviso, simile a quello in vigore per le automobili, con l’obiettivo di regolamentare i voli nei cieli.

Nemmeno lo sport è esente da preoccupazioni: UEFA EURO 2016 sarà infatti ricordato come il primo campionato europeo di calcio in cui saranno adoperate misure anti drone; campi da gioco e di allenamento saranno ufficialmente delle no-fly zone. Nessuna evidente preoccupazione antiterrorismo dietro a questa scelta delle autorità francesi, ma solo sana apprensione nei confronti dei piloti meno esperti, che potrebbero causare involontari (e anche gravi) incidenti in luoghi molto affollati.

Non solo preoccupazioni però, verso questa sempre più diffusa passione: al Wired Next Fest, in programma a Milano nei prossimi giorni, gli appassionati avranno molte occasioni per vivere dal vivo la loro passione con workshop e dimostrazioni a cui partecipare, per affinare le proprie abilità o alimentare la curiosità.

Un mondo dalle infinite possibilità, in cui però non è il caso di improvvisarsi esperti: per questo anche noi di Siamocreativi per le nostre riprese aeree ci affidiamo solo a chi può garantirci risultati straordinari e di altissima qualità!

 

 

Da Instagram alla Polaroid… Impossible!

Chi tra gli over 25 non ha mai scattato, o tenuto tra le mani, una Polaroid? La popolare macchina fotografica istantanea rappresenta ancora un mito per le generazioni cresciute nell’epoca pre digitale. Ed è proprio pensando ai nostalgici che arriva anche in Italia la Impossible l-1, la Polaroid che sfida gli smartphone con il suo design vintage.

Frutto di otto anni di lavoro, Impossible deve il suo nome all’abbondante scetticismo aleggiato attorno al progetto, che voleva “impossibile” questa fotocamera in realtà dotata di molti optional, come un sistema di autofocus, flash anulare avanzato, modalità di scatto manuale e, ovviamente, sviluppo dell’immagine istantaneo nel formato originale Polaroid. Un prodotto vintage figlio però della sua generazione, con un visore automatico removibile con tecnologia bluetooth 4.0 per collegarsi ad un’app per iOS e WatchOS e sfruttare tecnologie come comando remoto, timer, comando acustico, funzione doppia esposizione e controllo totalmente manuale dell’otturatore.

Lo scorso anno ci aveva provato anche Snap, rivisitazione in chiave tutta digitale delle classiche fotocamere istantanee, dal design essenziale e dotata di tecnologia ‘Zero Ink’ (ZINK) per la stampa di immagini senza inchiostro.

Grandi esempi di celebri cenerentole della fotografia, dalle aspettative decisamente ambiziose: scalzare il posto dei social, soprattutto di Instagram, nei cuori delle nuove generazioni. Non certo un’impresa da prendere sottogamba!

Da Roma l’app che non ti aspetti: ZanzaMapp

ZanzaMapp: l’app irrinunciabile per gli amanti delle calde serate estive, che vedono meno di buon occhio l’essere presi di mira da sciami di zanzare. Arriva dall’Università Sapienza di Roma e si promette di sconfiggere i fastidiosissimi insetti, o almeno arginarli con la semplice geolocalizzazione.

Raccogliendo le segnalazioni degli utenti, ZanzaMapp crea una mappa accurata delle zone elette dalle zanzare come casa, a beneficio di tutti gli utilizzatori e soprattutto per fornire a chi si occupa della disinfestazione indicazioni più precise su dove colpire. I più volenterosi potranno addirittura offrirsi ad un monitoraggio attivo collocando piccole trappole e rilevando i dati raccolti via App. Zone rosse e zone verdi rappresenteranno in ZanzaMapp la nuova misura per decidere come e dove passare il proprio tempo libero in maniera consapevole, per lo meno in termini di urticanti punture.

L’idea è di Cersare Bianchi, ricercatore e futuro papà, che ha visto in ZanzaMapp un’arma efficace contro zanzare soprattutto a difesa delle donne in gravidanza, minacciate da virus come lo Zika ma anche Dengue o Chikungunya, che possono essere importati nel nostro Paese da ignari viaggiatori e in poco tempo diffusi su larga scala.

Per ora l’applicazione è una webapp, ma presto raggiungerà anche Play, App e Windows Store. Il progetto sta già raccogliendo i primi credits e negli scorsi giorni ha ottenuto importati patrocini da parte del Comune di Procida e di ISPRA, l’Istituto per la Protezione e la Ricerca Ambientale, il Dipartimento di Biologia dell’Università degli Studi di Napoli Federico II e del Dipartimento di Medicina Veterinaria dell’Università degli Studi di Bari Aldo Moro.

Cambia l’idea di gusto con Roll Eat!

Roll Eat apre a una nuova frontiera del gusto: il nostro ultimo case history ha come protagonista un innovativo format nella cucina fast food, che mette al primo posto la freschezza dei suoi ingredienti e la cura della preparazione al momento, per un’esperienza di gusto unica!

Nel menu di Roll Eat è possibile trovare le tipiche preparazioni orientali, a base di riso e sfoglie di soia, unite con originalità alle specialità della cucina mediterranea, suddivise in vegetariane, a base di carne o di pesce. Il risultato è un sapiente mix di gusto, genuinità e colore, ideato a misura di ogni palato.

Un innovazione nel campo del cibo fast food e take away, ospitata per ora solo nel nuovissimo polo commerciale di Arese: Roll Eat ha infatti aperto il suo primo punto vendita ne “Il Centro”, la più prestigiosa struttura dedicata allo shopping del Nord Italia. Se non siete di zona, potete comunque visitare il sito web, ovviamente firmato Siamocreativi!

Che aspettate? Provate l’esperienza di un gustoso Roll Eat, e fate la vostra recensione, o iniziate a godervi questi scatti in anteprima!