Rebranding: non tutti si chiamano #Enel

Se avete ricevuto la sempre puntuale bolletta o anche solo se vi è capitato di curiosare per il web vi sarete sicuramente accorti che #Enel, come #Tim prima di lei, ha dato un taglio drastico al passato andando ad effettuare dopo 18 anni quella che in gergo è chiamata “operazione di #rebranding” ovvero il rinnovo dell’immagine, a partire dal brand.
Ora, che il nuovo brand vi piaccia o meno, sicuramente nel caso in oggetto l’Ente Nazionale per l’Energia Elettrica avrà effettuato una serie infinita di analisi di mercato, focus group, sondaggi e tutte le operazioni standard che si effettuano in questi casi (o almeno così speriamo vista la sempre più prolifica nascita di concorrenti che si fregiano del #naming Enel).

Ma capita spesso che aziende meno blasonate rischino il tutto e per tutto andando ad effettuare avventate operazioni di totale rebranding, non supportate da un’adeguata divulgazione massmediatica, il che invece di portare benefici va ad intaccare la così detta brand awareness, ovvero la capacità di un marchio di essere facilmente riconosciuto ed identificato all’interno di un determinato settore.

Questo porta nella maggior parte dei casi ad una difficoltà da parte dell’azienda ad essere riconosciuta storicamente nel mercato, facendole perdere in parte la garanzia di essere riconosciuta ed identificata al primo colpo da parte degli utenti.

Quando si effettuano operazioni di #rebranding è sempre meglio affidarsi ad un’agenzia pubblicitaria conscia delle corrette mosse propedeutiche da effettuare ed è sempre meglio ricordare che il tutto dev’essere supportato da una forte campagna pubblicitaria a sostegno, che motivi e spieghi il fatto che pur essendo cambiata l’immagine, l’azienda è rimasta sempre la stessa.

Campagne che oltre alla classica carta stampata necessitano sempre più di operazioni di pubblicizzazione della novità via web, tramite sponsorizzazioni e mediante i social network, vero e proprio motore ed ormai fonte primaria di diffusione capillare.

 

 

Una degustazione dal profumo toscano

Una serata dedicata alle meraviglie della Toscana, quella svoltasi lo scorso lunedì al Mescitore: il wine bar di Gorla Minore, aperto lo scorso Novembre, ha ospitato la sua prima serata di degustazione vini. 

Il programma enogastronomico della serata è stato ricco e intenso: quattro vini toscani tipici (Rosso di Montalcino, Brunello di Montalcino, Gianca Toscana e Sant’Antimo Rosso) abbinati a salumi e formaggi sempre di provenienza regionale.

Vini di qualità imbottigliati dalla cantina Pradisone Colle degli Angeli, che in poco tempo ha saputo affermarsi come eccellenza, pur partendo da piccole dimensioni.

Un ringraziamento speciale va al titolare della cantina Attilio Locati, al preparatissimo sommelier Francesco Di Caccamo, al custode delle vigne Carlo Corsi e ovviamente a Giorgio e al suo Il Mescitore, che ci hanno permesso di vivere una serata ricca di ottimo vino e ancor migliore compagnia!

 

 

La Motherhood Challenge e le social-insidie

Cosa postare sui social? Scegliere cosa condividere della propria vita o di quella altrui nei propri profili è spesso molto più complesso di quanto si creda.

Proprio in questi giorni fa notizia la raccomandazione della polizia postale che condanna l’iniziativa Motherhood Challenge in voga su Facebook, ossia l’orgoglio materno di mostrarsi agli amici virtuali felici e spensierate in compagnia dei propri figli, “sfidando” altre amiche a fare lo stesso. La dinamica del gioco non è nuova, basta pensare alla più nota Ice Bucket Challenge, che qualche tempo fa ha riempito le timeline di mezzo mondo con foto di docce ghiacciate a favore della ricerca contro la SLA.

Eppure, se per l’Ice Bucket Challenge a mettersi in prima linea erano per lo più personaggi famosi, abituati a gestire la propria immagine pubblica e quella della propria famiglia, questa volta a giocare sono le donne di tutti i giorni e, di riflesso, bambini spesso molto piccoli.

La domanda è sorta a molti spontanea, richiamo di quello che è da sempre il grande interrogativo dei social: è giusto pubblicare le foto dei propri figli su Facebook? Molti stanno esprimendo la propria opinione sul caso in questi giorni, spesso in maniera nettamente contrastante: c’è chi sostiene che il web non sia da demonizzare e chi condanna categoricamente la pratica, ricordando che i social sono pieni di insidie e non vanno presi alla leggera. Infine, c’è anche chi ha raccolto la sfida in maniera diametralmente opposta, divertendosi a postare delle foto con gatti o bottiglie di vino, ambientate durante vacanze o serate in allegria, reagendo con ironia al polverone creatosi.

Sui social, lo sappiamo bene, c’è spazio per tutti. Quanto essere sé stessi, cosa condividere della propria vita o di quella dei propri cari è però una decisione molto personale: l’importante è essere consapevoli che, purtroppo, non sempre le persone che volontariamente o meno raggiungiamo sono mosse dalle più nobili intenzioni.

Facciamo la spesa online?

La spesa la vuoi fare in negozio, o preferiresti farti portare tutto comodamente a casa?

Sono passati appena tre mesi da quando Amazon ha lanciato in Italia il servizio Prime Now per le consegne in un’ora. Solo qualche mese, eppure questa settimana porta un’altra novità nel nostro Paese: la vendita di prodotti freschi online, con consegne in tempi record.

Da lunedì 15 Febbraio – spiega l’azienda in una nota – attraverso l’app Amazon Prime Now è possibile acquistare 30 tipologie di frutta e verdura a Milano e in 34 comuni dell’hinterland e saranno consegnati in un’ora o in finestre di due ore, dalle 8 del mattino a mezzanotte, sette giorni alla settimana.

Il nuovo servizio dedicato al fresco si aggiunge ai 20mila prodotti già disponibili come surgelati, prodotti freddi, pane, pasta, caffè, bibite, birre, vini e alcolici. Una novità che segna un ulteriore passo avanti per il commercio online: negli ultimi anni gli acquisti in digitale hanno registrato una continua crescita e ora, grazie alla praticità di questo servizio, si prospetta un’altra vertiginosa impennata per i consumi via web.

Addio quindi alle code alle casse del supermercato e alla lotta per accaparrarsi i prodotti più belli o all’apparenza più gustosi. O forse no? Davvero ci faremo portare la spesa a casa, delegando la scelta di confezioni e prodotti a qualcun altro? Oppure continueremo a frequentare i supermercati, lamentandoci della cassiera lenta o dell’anziano che decide di fare la spesa all’ora di punta del sabato, rallentando la nostra fittissima tabella di marcia?

Voi cosa preferireste?

#SiamoTutor per il Liceo

Una grande notizia occupa il Caffè Creativo di questo martedì: proprio oggi, infatti, parte il progetto di impresa simulata ai Licei di Gallarate.

Cosa ci lega a questa iniziativa? Semplicemente il fatto che proprio la nostra agenzia si occuperà della formazione lavorativa di due delle classi di questa storica scuola gallaratese, una del Liceo Scientifico Leonardo Da Vinci e una del Liceo Classico Giovanni Pascoli, facendo loro da tutor. L’onore di salire in cattedra e spiegare ai ragazzi come funziona il lavoro quotidiano in un’agenzia grafica sarà quindi nostro, e cercheremo di essere all’altezza delle aspettative.

Ma i ragazzi non si fermeranno solo al sentir raccontare come si svolgono le nostre imprevedibili giornate: potranno cimentarsi loro stessi in un progetto creativo, partendo dal brief fino alla realizzazione degli elaborati per la stampa, per clienti in carne ed ossa che gentilmente si sono prestati all’iniziativa. Alle due classi sarà anche data la possibilità di visitare i nostri uffici, per vedere con i propri occhi il lavoro sul campo, e simulare la vita in agenzia durante le ore dedicate al progetto.

Un’opportunità imperdibile sia per la scuola che per noi, che sicuramente ci arricchirà nel nostro lavoro quotidiano con un nuovo punto di vista!