#hashtag

Hashtag, o meglio #hashtag, niente più di un’etichetta, ma un’etichetta che ha cambiato e stravolto il modo di pensare e di concepire quello che ci piace. Gli hashtag, per chi ancora non lo sapesse servono per far trovare facilmente un messaggio collegato ad un argomento, per generare una discussione o per far partecipare le persone ad una discussione già esistente. Una volta li chiamavamo hyperlink, ora si chiamano hashtag.

Ma qual’è la finalità dell’hashtag? Semplice, generare quelli che neologisticamente parlando chiamiamo “Trending Topics”.
Provo a spiegarlo più facilmente: Immaginatevi a scuola, sui banchi, il vostro compagno di banco vi dice che #tiziodiquinta si è fidanzato con #tiziadiquarta. Una volta prima di conoscere i dettagli della soap opera del secolo avreste dovuto attendere la puntata successiva, ma è qui che entra in gioco il nostro hashtag. Andate su un social network e digitate #tiziodiquinta, subito vi compariranno tutti i commenti, gli articoli, i gossip sulla storia. Esempio:”Sai che #tiziodiquinta se la fa con #tutteletiziediquarta?” Oppure ancora:”che bella coppia sono. #tiziodiquinta #tiziadiquarta” e così via.

Ma come sempre quando una moda esplode incontrollata nascono i soliti problemi di comprensione dello strumento.
Se ne vedono di tutti i colori, c’è chi apre discussioni con hashtag simili non sapendo che sono già trending topic, c’è chi nemmeno sa cos’è un trending topic, c’è chi sbaglia l’hashtag e pensando di essere cool finisce col far la figura di chi scrive una lettera d’amore alla fidanzata e poi alla fine la firma con “Ti aNo”

Insomma come tutte le novità anche l’hashtag va utilizzato con cognizione di causa, perchè l’informazione ormai passa anche dai cancelletti.

I dieci comandamenti del web

per un sito internet moderno.

Comprereste mai la frutta in ferramenta?
Fareste mai realizzare un sito internet da un’agenzia che non rispetta anche solo uno dei dieci comandamenti del web per un sito moderno?

Quali sono? eccoveli elencati:

1 Parola d’ordine: Responsive
Con responsive si intende un sito internet ottimizzato per essere visualizzato sui sempre più presenti dispositivi mobili.
Pensate che un sito internet non responsive fa perdere in media al suo proprietario il 30% dei visitatori perchè impossibilitati a navigarlo da smartphone.

2 Social Ready
I social network sono ormai più importanti dei siti internet stessi, l’utente deve essere messo in condizione di poter condividere un contenuto in tempo reale.

3 SEO friendly
Contenuti testuali, titoli, immagini, metatags, tutto dev’essere orientato verso l’indicizzazione, per consentire a Google di trovare facilmente il sito.

4 Estetica: anche l’occhio vuole la sua parte
Una buona agenzia pubblicitaria dev’essere al passo con i tempi. Deve informarsi sulle nuove tendenze in fatto di siti internet, proporvi soluzioni creative, moderne, d’impatto e dal design accattivante.

5 CMS
Content Management System, sistema di gestione dei contenuti, un must have che sempre più clienti richiedono.
Il gestore dei contenuti permette direttamente in totale autonomia di gestire il proprio sito, aggiornare l’area news, modificare i contenuti testuali e fotografici.

6 (ma forse più 1) Professionalità
Richiedete sempre la qualifica di chi vi realizza l’estetica e la funzionalità di un sito internet. Perchè? per lo stesso motivo per cui le case le studiano gli architetti, i tubi li riparano gli idraulici e le foto le scattano i fotografi.
It’s meritocracy baby”

7 Cooperazione
Agenzia e cliente devono cooperare costruttivamente ponendosi la stessa domanda: “Offro al mio cliente potenziale gli strumenti e i contenuti migliori perchè possa scegliermi?”.

8 Tecnologia
Un sito moderno deve essere sviluppato utilizzando i giusti strumenti e tecnologie che gli consentano di non diventare immediatamente obsoleto.

9 Pochi colori, pochi font
Mai esagerare con i colori, solo pochi e adeguati. Idem, se non meno, con i font.
Un sito internet deve essere di facile lettura e gradevole, pertanto colori e font vanno scelti con attenzione.
Sono i dettagli a fare la differenza.

10 Google Analytics
Richiedete sempre all’agenzia pubblicitaria l’accesso alle statistiche del vostro sito. Quanti visitatori ho al giorno? Quanti ritornano? Da che parte del mondo visitano il mio sito?
Un buon rapporto professionale nasce anche e soprattutto dalla trasparenza.

Che dire? provate a dare un’occhiata al portfolio, qualche sito che rispetta i comandamenti lo trovate di sicuro;)